TERAMO – Prende forma a Campli la creazione di una fattoria sociale per la filiera della porchetta. L’idea promossa dal Comune e portata all’attenzione del Salone del Gusto internazionale di Torino coniuga la voglia di approfondire la ricerca sulla porchetta con il maiale nero e dare al tempo stesso una risposta alla disoccupazione delle persone con un disagio sociale. L’iniziativa, che vede schierata in prima linea il consigliere comunale delegato per il Sociale e l’associazionismo, Italia Calabrese, vanta la collaborazione e l’esperienza di Slow Food che attraverso il progetto intende esaltare ulteriormente le abilità dei maestri porchettai camplesi. Ed è sulla scia di questo progetto che a Campli, venerdì 10 dicembre, in piazza Vittorio Emanuele II, si terrà un viaggio sensoriale, frutto di un’idea di Slow Food , attraverso la degustazione di tre porchette, cotte da tre maestri camplesi con maiali neri casertani, incrociati con duroch e allevati a Campli. Le degustazioni si terranno nei ristoranti adiacenti: Osteria dei farnesi, Il Tunnel e Refettorio della Misericordia dove saranno servite le quattro parti della porchetta: parte anteriore, prosciutto, ventresca-pancetta, crosta delle tre tipologie accompagnate dal vino prodotto da Filippo Cioti di paternò di Campli. I dolci tipici natalizi della tradizione camplese competeranno la degustazione. Le prenotazioni vanno effettuate direttamente ai ristoranti che aderiscono all’iniziativa entro il 9 dicembre.
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